Mezzojuso, Menzujusu in siciliano, è un comune italiano di 2908 abitanti della città metropolitana di Palermo ed è una colonia albanese del XV secolo.
Dal punto di vista religioso, appartiene all’Eparchia di Piana degli Albanesi e conserva il rito bizantino dei padri fondatori albanesi a fianco di quello latino. Il borgo è adagiato sul declivio orientale della Rocca Busambra e il suo territorio ricade nella Riserva naturale orientata Bosco della Ficuzza, Rocca Busambra, Bosco del Cappelliere e Gorgo del Drago.
La vegetazione è formata soprattutto da boschi di castagni e querce, ma anche di pini, ove è ambientata una ricca fauna composta da mammiferi come la volpe rossa, la volpe grigia, il cinghiale, il daino, il coniglio europeo, la lepre europea, il gatto selvatico europeo, la martora la donnola, l’istrice e il riccio europeo.
L’avifauna è composta da uccelli mediterranei ed anche rapaci diurni come il gheppio, la poiana, l’aquila del Bonelli, la rara aquila reale, il nibbio bruno, il nibbio reale e il capovaccaio, mentre di notte si possono vedere rapaci come il gufo comune, l’allocco, il barbagianni e la civetta ed altri uccelli non rapaci come la ghiandaia, il picchio rosso maggiore, il raro corvo imperiale, la cornacchia grigia, il cuculo, il piccione, la tortora, l’upupa, l’allodola.
In estate è molto comune il rondone, la rondine, il balestruccio e il gruccione e con i rigori dell’inverno, arrivano anche il pettirosso e lo storno.
Durante le migrazioni, nello specchio dei laghi e negli stagni si possono osservare uccelli come il cormorano, la gru, l’airone cenerino, la folaga e la gallinella d’acqua, mentre più raramente si può osservare qualche gabbiano.
Fra i rettili si possono notare la tartaruga di terra, la testuggine palustre europea, la vipera, la biscia dal collare, il comunissimo rospo comune e alcune specie di rane.
Solo per questo val la pena visitare questa rara riserva naturale ed apprezzarne le singolari peculiarità botaniche e faunistiche. L’occasione più propizia si presenta con la sagra annuale della Castagna di Mezzojuso, che costituisce un corollario ineludibile ed un’opportunità unica per visitare anche questo caratteristico borgo con le sue chiese e i musei. Un percorso tra odori, sapori e colori, dove si sommano gli eventi serali, che vedono protagonisti consolidati artisti della musica italiana e della comicità sicula.
Numerosi gli avventori, tanti gli appuntamenti in calendario, tre giorni di manifestazioni che uniscono cibo e cultura.
Numerosi gli avventori, tanti gli appuntamenti in calendario, tre giorni di manifestazioni che uniscono cibo e cultura.
I visitatori si possono sbizzarrire nella degustazione di prodotti tipici locali, nonché di piatti e specialità a base di castagne, un prodotto profondamente radicato nella comunità di Mezzojuso, aiutando questa comunità a riscoprire e conservare i profumi e i sapori del passato.
Tra gli appuntamenti di questa edizione sono da tenere in considerazione: trekking con guide nel castagneto, escursioni in mountain bike, concerti e show di comici di Cabaret, spettacolo dei pupi e gare gastronomiche, “Festival di bandiere e tamburi di Sicilia”, balli in costume, esibizione degli Ottoni animati.
Una folla indescrivibile, proveniente da tutta la Sicilia ed oltre, vi si si è riversata da un centinaio di pullman e da una interminabile sequenza di auto, in un paesino capace di contenere non più dei suoi 3.000 abitanti, grande quindi l’ insolita bagarre: tanto da giustificare la consistente presenza di personale per lo più volontario, posto in campo dagli organizzatori, al fine di garantire un’efficace assistenza a questa marea di gente nell’arco dei tre giorni di festa.
Una folla indescrivibile, proveniente da tutta la Sicilia ed oltre, vi si si è riversata da un centinaio di pullman e da una interminabile sequenza di auto, in un paesino capace di contenere non più dei suoi 3.000 abitanti, grande quindi l’ insolita bagarre: tanto da giustificare la consistente presenza di personale per lo più volontario, posto in campo dagli organizzatori, al fine di garantire un’efficace assistenza a questa marea di gente nell’arco dei tre giorni di festa.
La squadra ERA, appositamente convocata dagli organizzatori, è costituita per l’occasione da Giovanni Arcuri IT9COF, Elio Emanuele Riccobono IT9GBC, Vincenzo Di Maggio IT9HDX, Rosa Martino IT9GXM, Giovanni Scelfo IT9GTX, Silvia Maniscalco IT9FUT, Antongiulio Cuttitta IT9GDC, Tony IW9CHH.
Obiettivo della nostra Associazione il controllo del boschetto di castagni sovrastante l’abitato, ove la presenza dei visitatori costituisce motivo di preoccupazione per i casi di involontari possibili infortuni e, magari, smarrimenti nel folto della boscaglia.
L’ERA si è distinta in questa circostanza per la serietà dell’impegno e la professionalità dei suoi radioamatori, i quali hanno potuto comunicare grazie ad una maglia radio collegata al ponte “R6a” di monte Gibilmesi, che copriva la zona interessata dalla manifestazione ed in particolar modo il boschetto di propria competenza.
L’ospitalità è stata assicurata in maniera soddisfacente ed i nostri volontari hanno potuto partecipare attivamente ed efficacemente anche alla maratona culinaria, con degustazione ed apprezzamento di tutto quel ben di Dio, che solo in questa occasione si ha l’opportunità di veder spalmato in uno spazio esclusivo di inusitata concentrazione logistica.
Una goduria dei sensi, specie dei nasi e dei palati più esigenti in una cornice naturale di grande effetto, che ne ha amplificato le caratteristiche!
Mimmo Radosta IT9WAT
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